Segnaliamo un’interessante reportage realizzato da Riccardo Staglianò per Il Venerdì di Repubblica sul caso Rana Plaza. Il giornalista, oltre a ricostruire l’accaduto e tutto l’iter degli accordi internazionali, ha trovato tra le macerie anche documenti e etichette del marchio KAPPA.
Sul sito di Repubblica puoi trovare anche un webdocumentario che ricostruisce i temi del reportage.
DACCA. La stanza dalle pareti di latta è in penombra. Sul letto matrimoniale, sormontato da un’imponente testata di metallo, è accasciata una ragazza. Sopra una blusa rossa a fiori bianchi porta uno scialle grigio. Considerato che fuori sono quarantatré gradi e dentro, se possibile, qualcuno di più, quest’ultimo dettaglio sembra il più assurdo. Di tutto c’è bisogno, in questa baracca arroventata di Savar, nella periferia industriale di Dacca, meno che di coprirsi. Apparentemente. Rozina Begum, ventitré anni all’epoca dei fatti, lavorava nell’edificio noto come Rana Plaza. Cuciva dalle otto di mattina alle dieci di sera, a volte mezzanotte. Continua a leggere