Sicurezza sul lavoro

Per tanti lavoratori dell’industria tessile recarsi al lavoro è un atto rischioso. Gli operai, in maggioranza donne, che confezionano i nostri vestiti, scarpe e accessori spesso lavorano in edifici insicuri, sono esposti ad alte temperature, a sostanze chimiche pericolose, per le persone e per l’ambiente, a violenza fisica e psicologica. Il nostro impegno è rivolto a sostenere accordi e programmi efficaci per la sicurezza e la prevenzione degli incidenti sul lavoro.

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Basta morti sul lavoro! Chiediamo sicurezza per i lavoratori bengalesi

>> AGISCI SUBITO Firma la petizione online Mercoledì 24 aprile migliaia di operai si sono recati come sempre presso una delle fabbriche in cui lavoravano situate nel palazzo Rana Plaza a Savar, Dhaka. Gli era stato detto di tornare al lavoro…


(2013) Benetton si riforniva al Rana Plaza Abbiamo le prove

Etichette di Benetton sono state ritrovate tra le macerie del Rana Plaza, l’edificio di otto piani crollato lo scorso 24 aprile a Savar, sobborgo di Dhaka in Bangladesh. Alcune t-shirts etichettate “United color of Benetton” sono state fotografate…


L’ennesimo sacrificio umano Crolla un edificio in Bangladesh. Almeno 170 i morti.

La Campagna Abiti Puliti (sezione italiana della Clean Clothes Campaign), insieme con i sindacati e le organizzazioni per i diritti dei lavoratori attivi in Bangladesh e in tutto il mondo, chiede un intervento immediato da parte dei marchi…


(2012) Una prima vittoria. Ma ora andiamo avanti.

Kik, il gigante tedesco dei discount, ha firmato un accordo con il Pakistan Institute of Labour Education and Research (PILER) impegnandosi a pagare un primo risarcimento alle vittime e ai loro familiari di 1 milione di dollari e a negoziare un…


Etichette di Puff Daddy tra le macerie

Il rapper e produttore americano, Sean Combs, meglio noto come Puff Daddy o P Diddy, è stato chiamato in causa dagli attivisti dopo la scoperta del legame tra il suo brand ENYCE e il tragico incendio che ha ucciso 120 operai tessili bengalesi lo…


Nuovo incendio in Bangladesh. Oltre 100 morti

La Clean Clothes Campaign, insieme ai sindacati e alle organizzazioni impegnate per i diritti dei lavoratori in Bangladesh e in tutto il mondo, chiede un intervento immediato da parte dei marchi internazionali a seguito dell’incendio divampato in…


(2012) Chiedi a KIK di identificare i buyers e risarcire le vittime del rogo in Pakistan

Anche se la causa dell’incendio è ancora oggetto di indagine, è chiaro che l’alto numero di morti è stato causato dalle spaventose condizioni di salute e sicurezza in fabbrica. Al momento dell’incendio le finestre erano sbarrate, le uscite di…


(2012) La catastrofe certificata

Le organizzazioni di difesa dei diritti dei lavoratori invitano la Social Accountability International (SAI) a rilasciare informazioni sui buyers della fabbrica e le relazioni degli audit di ispezione - Alle vittime del tragico incendio avvenuto in…


(2012) Oltre 250 morti per un incendio

"Queste morti potevano e dovevano essere evitate", ha detto InekeZeldenrust coordinatrice internazionale della CCC . "Le uscite di sicurezza erano inesistenti o bloccate, e i lavoratori sono rimasti intrappolati.  Questo è il solito schema: è ben…


(2012) REPORT – I jeans continuano ad uccidere

Inchiesta svolta in 7 fabbriche bengalesi. La sabbiatura abolita solo a parole. Dopo la condanna ufficiale del sandblasting come tecnica di schiaritura dei jeans da parte di molti marchi internazionali del mondo della moda, la Campagna Abiti Puliti…


(2011) That’s It Sportswear: dopo un anno dall’incendio è ancora un posto insicuro

È trascorso un anno dall’incendio alla fabbrica di indumenti That’s It Sportswear in Bangladesh. L’evento avvenuto il 14 dicembre 2010 causò la morte di 29 lavoratori e il ferimento di molti altri, di cui 11 gravemente. La fabbrica, appartenente al…


(2011) Sabbiatura: anche Cavalli getta la spugna

Con una sintetica nota stampa, il Gruppo Roberto Cavalli ci informa di non utilizzare il processo di sabbiatura. L'attenzione che in questi ultimi giorni i media hanno dedicato al tema non deve essere piaciuta al brand che si è affrettato a…