Siamo preoccupati per il recente annuncio di Benetton di voler versare nel Fondo per i risarcimenti per le vittime del Rana Plaza appena 1,1 milioni di dollari, a fronte della nostra richiesta di almeno 5 milioni di dollari.
Il contributo limitato di Benetton lascia le famiglie delle vittime ancora senza un adeguato risarcimento, confermando la crisi finanziaria del Fondo, a cui mancano ancora 6 milioni di dollari per raggiungere il totale previsto.
È evidente che Benetton ha cercato di legittimare il suo contributo assumendo la PWC per determinare la cifra da versare. Restano però forti dubbi sulla reale esperienza e competenza di questa società in tema di diritti umani tali da dirimere una questione così complicata.
La metodologia utilizzata dalla PWC per calcolare la cifra che Benetton deve versare nel Fondo è sbagliata. L’azienda ha tentato di eseguire il calcolo in base ai rapporti commerciali di Benetton con la fabbrica da cui si riforniva. Non crediamo sia un metodo corretto, ma anche se si volesse prenderlo per buono, bisogna essere precisi su una serie di altri fattori:
- L’ammontare totale della produzione di tutte e cinque le fabbriche del Rana Plaza nel periodo stabilito;
- Il totale della produzione di Benetton in quel periodo;
- La cifra totale necessaria per un pieno risarcimento;
- Gli altri marchi presenti in tutte le cinque fabbriche in quel periodo;
- Le percentuali di produzione per ciascuno di questi marchi (per garantire una piena copertura)
A parte il totale necessario al pieno risarcimento, calcolato e sottoscritto attraverso il Rana Plaza Arrangement (un processo che ha coinvolto tutti gli attori rilevanti, compresi i rappresentanti dei marchi), tutte le informazioni relative agli altri fattori fornite dalla PWC si basano su congetture, ipotesi e dati incompleti, per stessa ammissione dell’azienda nelle prime pagine della sua relazione.
PWC presuppone che l’impegno di Benetton nei confronti delle vittime sia strettamente legato alla sua quota di produzione nelle fabbriche dell’edificio, ignorando una serie di elementi che aumentano il livello di responsabilità di Benetton:
- Il fatto che Benetton abbia mentito pubblicamente sulle sue relazioni con il Rana Plaza nelle settimane successive al disastro, negando inizialmente qualsiasi legame con l’edificio e successivamente, dopo essere stata costretta ad ammettere che i suoi beni venivano prodotti anche li, sottostimando continuamente l’entità del suo rapporto con la più grande fabbrica dell’edifico – nonostante altri brand avessero già ammesso le proprie responsabilità
- Il fatto che Benetton abbia trascinato per due anni questa storia del risarcimento contribuendo ad aggravare il ritardo nei pagamenti
- Il fatto che Benetton, per sua stessa ammissione, abbia prodotto nel Rana Plaza più di un quarto di milione di pezzi, lavorando con la fabbrica per oltre otto mesi, senza mai compiere nessun passo per accertare la condizioni di sicurezza dei lavoratori, nonostante abbia condotto diverse visite di controllo della qualità della produzione
- Il fatto che Benetton, la cui società madre registra un fatturato di 15 miliardi di dollari all’anno, possa permettersi di pagare molto di più di altri marchi coinvolti nel caso
Queste sono le ragioni per concludere che il livello di responsabilità di Benetton verso le vittime è molto più grande di quello di moli altri marchi, ma nessuna di queste viene riconosciuta, né tantomeno presa in considerazione, nella valutazione della PWC
Il report della PWC è in realtà utile per un altro motivo: documenta, in maniera dettagliata, l’enorme relazione di Benetton con la New Wave Style, la più grande fabbrica del Rana Plaza, mostrando ancor più di prima quanto l’azienda si sia dimostrata sfacciata nelle settimane immediatamente successive al disastro.
La relazione della PWC mostra che
- la New Wave Style ha prodotto numerosi ordini per la Benetton;
- questi ordini (e le 39 relative fatture) sono stati spediti direttamente dal Rana Plaza alla Benetton e Benetton ha pagato direttamente la New Wave Style tutte e 39 le volte;
- il personale di Benetton ha visitato diverse volte il Rana Plaza per controllare le attività della New Wave Style;
- i lavoratori del Rana Plaza hanno inviato un ordine alla Benetton appena 11 giorni prima del crollo
Alla luce di questo, l’affermazione di Benetton “nessuna delle aziende coinvolte è un fornitore dei nostri brand” può essere vista solo come una sfacciata e cinica menzogna di cui l’azienda, ad oggi, non si è ancora mai scusata.
Pertanto, sulla base di tutte queste motivazioni, chiediamo fortemente a Benetton di aumentare in maniera sostanziosa il suo contributo.
È importante ribadire, e questo è un fatto, che nonostante il significativo rapporto con la fabbrica New Wave Style, Benetton non abbia applicato la dovuta diligenza per accertare la sicurezza dell’edificio: se l’avesse fatto il Rana Plaza non sarebbe crollato. Già solo per questo, Benetton è responsabile della morte e della mutilazione di migliaia di persone e deve aumentare il suo contributo prendendo anche in considerazione l’opportunità di versare gli altri 6 milioni di dollari che mancano nel Fondo.