Il 28 di agosto il Dusit Police Bureau di Bangkok ha emesso un mandato di arresto nei confronti di tre attivisti sindacali per la loro partecipazione ad una pacifica dimostrazione contro il licenziamento di quasi 2000 lavoratori della Body Fashion Thailand, sussidiaria di totale proprietà della Triumph International.
Il giorno prima centinaia di lavoratori della Triumph si erano riuniti di fronte al Parlamento per consegnare una petizione al Primo Ministro Abhisit Vejjajiva. Per tutta risposta Abhisit Vejjajiva aveva rifiutato di incontrare i rappresentanti sindacali mentre i lavoratori hanno fronteggiato la polizia che ha addirittura utilizzato il sistema sonico LRAD per disperdere la folla. Questa controversa arma militare produce un’alta concentrazione di onde sonore che possono causare sordità temporanea, vista offuscata e danni permanenti al sistema uditivo. Secondo le organizzazioni per i diritti umani, quest’arma non letale può essere classificata come una tecnica di controllo politico che minaccia le libertà civili.
Bunrawd Saiwong (33), segretario del sindacatoTriumph International Thailand Labour Union (TITLU), Jitra Kotchadej (34), consulente indipendente del TITLU e Sunthorn Boonyod (50), responsabile del Labour Congress Centre for Labour Unions of Thailand, sono accusati di avere violato l’ Internal Security Act (ISA), che proibisce manifestazioni di più di 10 persone nel distretto di Dusit a Bangkok. L’ISA, che offre ampi poteri alle autorità per arrestare e detenere, in questo caso è stato utilizzato per reprimere una pacifica dimostrazione e la libertà di parola in relazione ad un caso di violazione di diritti del lavoro commessa da una impresa multinazionale europea.
La dimostrazione tenutasi di fronte al parlamento thailandese fa parte delle numerose proteste organizzate dal sindacato della Triumph contro i licenziamenti previsti per la metà dei lavoratori della sussidiaria Body Fashion Thailand. Il sindacato ha subito pesanti comportamenti antisindacali a partire dall’estate 2008. Si teme che l’annuncio di riduzione del personale sia un nuovo tentativo finalizzato a fare fuori un’impresa sindacalizzata; questo risulta evidente a partire dal fatto che altre fabbriche in Thailandia, possedute dalla stessa Triumph ma non sindacalizzate, si stanno invece espandendo. La Triumph inoltre non rispetta la convenzione ILO158 e le Linee Guida OCSE per le imprese multinazionali, che richiedono alle aziende di sviluppare e negoziare i piani di riduzione del personale con il sindacato, oltre al fatto di fornire informazioni dettagliate che motivino il piano di riduzione. Durante il mese di agosto i dirigenti della multinazionale hanno ripetutamente cancellato gli incontri con il sindacato.