La corte suprema da ragione ai lavoratori della DESA mentre i marchi del lusso tacciono
MAGGIO 2009 – A quasi un anno dall’inizio della lotta per il riconoscimento del sindacato, la Corte Suprema in Turchia ha confermato che 18 dei lavoratori licenziati dalla fabbrica turca di pelletteria DESA, sono stati illegalmente licenziati a causa del loro loro legittimo tentativo di organizzarsi. Le sentenze della Corte Suprema rappresentano una significativa vittoria per lavoratori della DESA, compresa la leader sindacale Emine Arslan.
Ma la lotta non è ancora finita. Senza il vostro aiuto, i 18 lavoratori potrebbero essere ancora privati del legittimo posto di lavoro e le minacce potrebbero persistere. Dopo la decisione della Corte Suprema, la DESA ha infatti ricominciato a minacciare i lavoratori, in particolare quelli vicini ai colleghi licenziati. Ai lavoratori è stato comunicato che quelli sindacalizzati sono sotto il controllo delle telecamere e che chiunque si avvicini a parlare con loro rischia il licenziamento
AGISCI ORA – dite ai clienti della DESA, tra cui Prada, M & S, Debenhams, Mulberry e Jaeger, che DESA deve rispettare la libertà di associazione sindacale, attraverso l’immediata riassunzione dei lavoratori illegalmente licenziati e l’apertura dei negoziati con il sindacato.