Tra le cose positive, Russell aprirà una nuova fabbrica nell’area per riassumere e garantire opportunità di lavoro ai lavoratori del JDH con l’impegno a mantenere una posizione neutrale nei confronti della libertà di associazione; questo aprirà le porte ad un percorso di sindacalizzazione di tutte le aziende della Fruit of the Loom in Honduras
Russell Athletic/Fruit of the Loom è la più grande impresa del settore priviato in Honduras ed è una sussidiaria della Berkshire Hathaway.
L’accordo è il risultato dello sforzo massiccio e congiunto di studenti, sindacalisti e difensori di diritti del lavoro in Honduras, Stati Uniti, Canada e Europa. Il lavoro della campagna della United Students Against Sweatshops (USAS) ha portato più di 90 collegi e università a sospendere gli accordi di fornitura con la Russel; gli accordi – alcuni dei quali valevano anche più di 1 milione di dollari – concedevano alla Russell di mettere il logo delle università su magliettem felpe e pile.
La CCC ha collaborato con i sindacati e il Maquila Solidarity Network (MSN) per denunciare il caso di violazione alla Fair Labour Association, mentre Labour behind the Label (la CCC inglese) ha lavorato insieme alla campagna di studenti People and Placet per mobilitare proprio gli studenti nei confronti della Russell. Uno dei lavoratori coinvolti nella lotta sta visitando proprio in questi giorni l’Inghilterra e la Spagna in un tour organizzato dalla CCC per le prossime due settimane.
Alcuni aspetti dell’accordo raggiunti sono particolarmente degni di nota poiché esso include misure per proteggere la libertà di associazione sindacale che, a nostra conoscenza, non hanno precedenti in America Centrale. In particolare si tratta di:
a) accesso al sindacato e gestione congiunta tra sindacato e management di corsi di formazione alla libertà di associazione in tutte le fabbriche non organizzate in Honduras,
b) neutralità del datore di lavoro vero l’attività organizzativa di sindacalizzazione
c) predisposizione di meccanismi di terza parte per la risoluzione dei conflitti.
Di estrema rilevanza il fatto che la Russell ha accettato di procedere al graduale smantellamento dell’attuale sistema di rappresentanza “solidarista” presente nelle fabbriche non sindacalizzate per assicurare che ciò no ostacoli il diritto dei lavoratori alla libera associazione.
Per informazioni aggiuntive, potete leggere l’annuncio del Workers Rights Consirtium qui allegato
Oppure l’aggiornamento del Maquila Solidarity Network