“Queste morti potevano e dovevano essere evitate”, ha detto InekeZeldenrust coordinatrice internazionale della CCC . “Le uscite di sicurezza erano inesistenti o bloccate, e i lavoratori sono rimasti intrappolati. Questo è il solito schema: è ben noto che molti luoghi di lavoro siano a rischio, e che lavoratori di paesi chiave per la produzione di abiti destinati al mercato europeo e statunitense rischiano la loro vita quotidianamente “. È necessario che i marchi, i governi e i datori di lavoro intraprendano azioni concrete per ammodernare gli edifici, per formare lavoratori e manager e soprattutto per garantire che i lavoratori possano liberamente organizzarsi e denunciare quando le norme di sicurezza vengono ignorate. Le vittime devono anche avere accesso alla migliore assistenza medica possibile e ad un equo compenso. I sindacati e i gruppi di lavoro in Pakistan hanno annunciato grandi proteste per oggi e per domani. La CCC sta lavorando con i partner sul campo per ottenere maggiori informazioni e invita tutti i marchi che si riforniscono dalle fabbriche in questione a farsi avanti.