La campagna per l’abolizione del sandblasting portata avanti dalla Clean Clothes Campaign ha conseguito un nuovo e importante risultato ottenendo l’impegno ufficiale della nota azienda tessile Armani ad annunciare la messa al bando della tecnica del sandblasting per la produzione dei suoi jeans. L’azienda ne ha dato comunicazione attraverso la sua pagina ufficiale facebook e subito è stata sommersa di commenti positivi.
Negli scorsi mesi gli attivisti di Abiti Puliti avevano chiesto al brand, attraverso post su Facebook e una petizione su Change.org, di prendere una posizione esplicita contro il sandblasting annunciandone l’abolizione dalla sua catena di fornitura.
Dall’inizio della campagna nel 2010 produttori come Benetton, Bestseller, Burberry, C&A, Carrera Jeans, Charles Vögele, Esprit, Gucci, H&M, Levi-Strauss & Co., Mango, Metro , New Look, Pepe Jeans, Replay e recentemente Versace hanno via via annunciato la messa al bando del sandblasting dai loro stabilimenti. La Clean Clothes Campaign saluta con piacere la decisione di Armani di unirsi agli altri marchi e si impegna a supportare l’azienda nel percorso di eliminazione della tecnica e di monitoraggio della catena di fornitori.