Libertà sindacale

I migliori difensori dei propri diritti sono i lavoratori, se possono organizzarsi. La libertà di associazione sindacale, insieme a quella di movimento e di espressione, è posta sotto costante minaccia nei paesi di produzione a causa di leggi restrittive e comportamenti repressivi palesemente antisindacali, che ostacolano la possibilità per i lavoratori di organizzarsi e negoziare migliori condizioni di lavoro e di vita.

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A 11 anni dal crollo del Rana Plaza le fabbriche sono più sicure ma le cause della tragedia persistono

Il 24 aprile 2024 ricorre l'11° anniversario della peggiore tragedia dell'industria della moda: il crollo dell'edificio Rana Plaza, che ha causato la morte di 1.138 persone. Il catastrofico bilancio di morti e feriti è stato causato da un mix letale…


Direttiva Due Diligence: gli Stati scelgono il profitto

Due Diligence di sostenibilità aziendale: gli Stati membri scelgono di anteporre i profitti delle imprese al rispetto dei diritti umani e del lavoro. L’Italia fra i paesi che hanno affossato il voto Il Consiglio dell'Unione europea ha fatto un altro…


Due diligence di sostenibilità aziendale: l’accordo per una direttiva raggiunto a Bruxelles è utile ma non sufficiente

La Campagna Abiti Puliti accoglie con favore l’accordo politico sulla direttiva sulla due diligence (dovuta diligenza) di sostenibilità delle imprese (CSDDD) raggiunto ieri da Parlamento europeo e Consiglio dell'Unione europea.  “È una notizia…


Palestina: dichiarazione degli attivisti per un lavoro dignitoso contro l’apartheid

Come sindacalisti, attivisti e organizzatori di campagne del settore dell’abbigliamento impegnati contro l’ingiustizia, il razzismo e l’illegittimità del colonialismo, non accettiamo di stare in disparte e assistere inermi alla brutalità attuata dal…


Condanniamo la repressione contro i lavoratori che protestano per l’aumento dei salari in Bangladesh

La Clean Clothes Campaign (CCC) condanna fermamente la violenta repressione in Bangladesh dei lavoratori tessili che chiedono un aumento salariale a 23.000Tk (193 euro) e invita il governo del Paese a garantire immediatamente il rispetto del diritto…


Il Parlamento Europeo approva la Direttiva sulla Due Diligence di Sostenibilità delle Imprese

1 giugno 2023 - Oggi il Parlamento europeo ha approvato (366 voti a favore, 225 contrari, 38 astenuti) la propria posizione sulla Direttiva sulla Due Diligence di Sostenibilità delle Imprese (CSDDD). La Clean Clothes Campaign / Campagna Abiti Puliti…


(2023) REPORT: Una luce sulle pratiche commerciali sleali

Un nuovo rapporto pubblicato oggi dal Fair Trade Advocacy Office (FTAO) e basato su una ricerca sul campo condotta da Clean Clothes Campaign (CCC) dimostra chiaramente l'esistenza di pratiche commerciali sleali nell'industria europea…


Rana Plaza: 10 anni dopo

Dieci anni dal crollo del Rana Plaza: a che punto sono le condizioni di lavoro in Bangladesh? Quest'anno ricorrono i dieci anni dal crollo del Rana Plaza, avvenuto il 24 aprile 2013, in cui persero la vita 1.138 persone. I lavoratori e…


I Mondiali dello sfruttamento

MAIL BOMBING AD ADIDAS COMPILA IL FORM CON I TUOI DATI PER MANDARE SUBITO UNA MAIL AI VERTICI DELL'AZIENDA I Mondiali FIFA sono costruiti sullo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici. Ora tocca ad Adidas, alla FIFA e ad altri pagare il…


Nike paghi subito le lavoratrici Ramatex

MAIL BOMBING A NIKE E MATALAN COMPILA IL FORM CON I TUOI DATI PER MANDARE SUBITO UNA MAIL AI VERTICI DELLE DUE AZIENDE Più di 1.200 lavoratrici dell'abbigliamento in Cambogia hanno perso il loro lavoro nel luglio 2020 quando la fabbrica Violet…


(2021) REPORT: Still Underpaid

Secondo un nuovo rapporto della Clean Clothes Campaign (CCC), la crisi nel settore tessile è ben lontana dall'essere finita: le lavoratrici e i lavoratori dell'abbigliamento hanno accumulato da marzo 2020, inizio della pandemia, a marzo 2021 un…


I marchi e i produttori di abbigliamento non possono rimanere in silenzio sulle atrocità del Myanmar

Il network globale della Clean Clothes Campaign condanna fermamente il comportamento silente dei marchi di abbigliamento, tra cui Aldi North, Lindex e Marks & Spencer, sulle atrocità commesse dai militari in Myanmar in seguito al colpo di stato…