14/12/2010 – Quanti operai devono ancora morire di lavoro prima di porre fine a condizioni di sicurezza miserabili nelle fabbriche bengalesi?
Questo è il risultato del fallimento delle imprese, del governo e dei fornitori nell’adottare misure preventive in grado di cambiare radicalmente le condizioni di salute e sicurezza nell’industria tessile bengalese
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Almeno 28 lavoratori tessili del Bangladesh sono morti e decine di altri sono stati feriti dopo che un incendio scoppiato il 14 dicembre al 9 ° e 10 ° piano della That’s Sportswear E Ltd, stabilimento situato a 16 miglia dalla capitale Dhaka. Diversi lavoratori sembra siano morti soffocati, mentre altri sono corsi incontro alla morte cercando di sfuggire al palazzo in fiamme o sono stati calpestati dai loro colleghi che si precipitavano verso le uscite.
La fabbrica produceva per grandi buyer internazionali come Gap e Wrangler (VF Corporation), così come per il marchio BF Fashion d Hong Kong. Essa appartiene al noto gruppo Ha-meem, uno dei più grandi produttori del paese, con una storia poco edificante da punto di vista dei diritti. L’azienda è nota per l’utilizzo di subappalti non autorizzati, che induce a pensare che diversi committenti ignorino di avere parte della loro produzione in questa fabbrica.
La Clean Clothes Campaign (CCC) e le altre organizzazioni che operano in difesa dei diritti del lavoro hanno regolarmente contattato le imprese clienti della Ha-meem in relazione alle violazioni della libertà di associazione sindacale e di altri diritti. Secondo il sito web di Ha-meem Group, tra i loro acquirenti vi sono Walmart, H&M, Next, JC Penney, Kohl’s, Squeeze, Sears, Target Store, Shoppes Charme, Carrefour, Inditex, Miss Etam, Migros e Celio.
I primi testimoni oculari indicano che almeno 2 delle 6 uscite erano bloccate, e questo è un fatto ricorrente. L’industria dell’abbigliamento del Bangladesh è nota per i problemi cronici in materia di sicurezza, come uscite le di sicurezza bloccate o inaccessibili, il malfunzionamento delle attrezzature antincendio, che spesso portano a incidenti mortali. Da anni la Campagna Abiti Puliti (CCC) chiede ai marchi di abbigliamento di adottare misure stringenti per affrontare le precarie condizioni di sicurezza dei partner commerciali in Bangladesh. Nonostante la gravità assoluta della situazione, sia le imprese che i governi hanno fallito il loro compito di garantire ai lavoratori condizioni di lavoro sicure.
Le misure risolutive indicate dalle organizzazioni della società civile internazionale e dalla CCC includono:
– un riesame approfondito di tutti gli impianti di produzione multipiano,
– ispezioni da parte di esperti in sicurezza antincendio,
– possibilità per i lavoratori di denunciare le situazioni di rischio o violazione
– garanzia che i lavoratori possano organizzarsi in sindacati e negoziare le loro condizioni di salute e sicurezza.
La CCC, insieme alle organizzazioni ILRF, WRC e MSN invita i clienti della Ha-meem Group ad assicurarsi che i feriti ricevano tutte le cure mediche necessarie e che i parenti delle vittime siano risarciti per le perdite di reddito attuali e future