Un nuovo reportage di Context, il canale video della Thomson Reuters Foundation, rivela il vero volto della sostenibilità del colosso spagnolo della fast fashion Inditex (marchi Zara, Pull&Bear, Massimo Dutti, Bershka, Stradivarius e Oysho), messa a rischio da strategie commerciali che vanno nella direzione opposta.
Il vero costo della fast fashion Inditex
L’utilizzo eccessivo e in aumento di trasporti aerei per alimentare il mercato tossico della fast fashion non solo contribuisce ad infiammare la crisi climatica ma aumenta sensibilmente la pressione sulle lavoratrici, costrette a lavorare a ritmi insostenibili per paghe da fame e sotto la costante minaccia di molestie. Un circuito vizioso che collega i danni ambientali e sul clima allo sfruttamento del lavoro imposto dall’accelerazione dei tempi di produzione.
Una moda sempre più veloce e a basso costo, esattamente il contrario di quanto viene sbandierato nei report di sostenibilità, come spiega il giornalista Albert Han nel nuovo video documentario sulla moda volante.
Campagna moda volante
Frutto di un lungo e straordinario lavoro di indagine, il reportage su basa sulla ricerca di Public Eye pubblicata in italiano da Campagna Abiti da cui è partita una campagna di pressione sul marchio spagnolo perché ponga fine all’uso irresponsabile del trasporto aereo, la cui impronta è circa 35 volte superiore a quella del trasporto via mare.
Azionariato critico
La voce delle attivistə della Clean Clothes Campaign è arrivata fino alle orecchie degli azionisti, quando lo scorso anno Fondazione Finanza Etica, socia fondatrice della rete di azionisti attivi Shareholders for Change (SfC) e membro della Cəmpagna Abiti Puliti, è intervenuta per la prima volta come azionista critica all’assemblea di Inditex a La Coruña, chiedendo un piano per abbattere le emissioni di gas serra generate dagli aerei,
Basta moda aerea
La Campagna Abiti Puliti continuerà a fare pressione su Inditex perchè ponga fine alla pratica insostenibile della moda volante, che uccide il clima e il pianeta mentre esaspera lo sfruttamento delle lavoratrici costrette a ritmi insostenibili. Continuate a seguirci e tenetevi prontə a sostenere le nostre prossime iniziative verso una giusta transizione nella moda.