Questa settimana Uniqlo apre il suo primo negozio a Milano. È l’occasione giusta per chiedere al marchio di assumersi le sue responsabilità!

Nel 2015 la fabbrica indonesiana Jaba Garmindo chiudeva i battenti senza alcun preavviso dopo che Uniqlo, unico acquirente, decideva di ritirare i suoi ordini. Da allora i lavoratori (per l’80% donne), improvvisamente licenziati e lasciati in condizioni disperate, aspettano almeno 5,5 milioni di dollari di indennità di licenziamento per ricominciare a vivere.

Unisciti a noi per chiedere a Uniqlo di assumersi le sue responsabilità dopo essersi rifornito presso quella fabbrica che sfruttava quei lavoratori con bassi salari, straordinari obbligatori e non pagati e altre vessazioni. Uniqlo paghi subito i risarcimenti dovuti!

Parliamo di un’azienda, il terzo distributore di moda nel mondo, che ha chiuso lo scorso anno fiscale (conclusosi il 31 agosto) con una crescita del 14,4% e un aumento del 29,8% del profitto. Concretamente, la Fast Retailing ha registrato un fatturato di 2,13 trilioni di yen (16,39 miliardi di euro) e un utile di 154 miliardi di yen (1,19 miliardi di euro). Profitti costruiti anche sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici della Jaba Garmindo.

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