Prevenire e mitigare la violenza di genere sul posto di lavoro e lungo le catene globali di approvvigionamento tessile: cosa può fare l’Unione Europea?
Legislazione e politiche per un’industria tessile più resiliente ed efficiente.
Nell’industria globale della produzione tessile, più dell’80% dei lavoratori sono donne (ILO, 2019). Secondo recenti studi (Femnet e BCWS, 2020), il 75% di loro vive quotidianamente la violenza di genere nelle fabbriche. Violenza di genere, molestie fisiche e ingiustizia economica nel mondo del lavoro sono tra le violazioni dei diritti umani più pervasive: prevenire la violenza contro le donne nelle fabbriche tessili è quindi fondamentale per dare potere a queste lavoratrici e permettere loro di lavorare in modo dignitoso. La legislazione, anche nell’Unione Europea, ha un ruolo fondamentale per l’empowerment delle donne.
La Campagna Abiti Puliti, sezione italiana della Clean Clothes Campaign sta organizzando un webinar il 30 settembre sulle misure legislative concrete per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici dell’abbigliamento in tutto il mondo. Gruppi di lavoratori di tutto il mondo, comunità degli investitori e membri delle istituzioni discuteranno degli strumenti legislativi fondamentali e delle opportunità che l’Unione europea deve prendere in considerazione in relazione alla violenza di genere e alla regolamentazione della due diligence sui diritti umani per garantire la parità di genere sul posto di lavoro e nelle fabbriche tessili.
Webinar
30.09.2021
11.30 - 12.30 CEST
Dopo la registrazione, riceverai un'email di conferma contenente informazioni sulla partecipazione all'incontro
Lingua
L'evento si terrà in inglese e fornirà una traduzione simultanea in italiano.
--- Speakers ---
Kalpona Akter
Fondatrice e direttrice esecutiva del Bangladesh Centre for Worker Solidarity (BCWS), una delle più importanti organizzazioni di difesa dei diritti dei lavoratori del Bangladesh, ed è lei stessa una ex lavoratrice infantile. È anche presidente della Bangladesh Garment & Industrial Workers Federation-BGIWF, un centro sindacale nazionale. Akter è una sostenitrice dei diritti del lavoro riconosciuta a livello internazionale e ha viaggiato molto per parlare delle condizioni deplorevoli che i lavoratori dell’abbigliamento del Bangladesh affrontano ogni giorno. Per anni Akter ha condotto campagne per ottenere salari equi, luoghi di lavoro sicuri e il libero esercizio della libertà di associazione e dei diritti di contrattazione collettiva. Il governo e i proprietari delle fabbriche l’hanno presa di mira per questo lavoro, tra l’altro inventando accuse contro la sua organizzazione, mettendola in prigione e costringendo il governo a de-registrare il gruppo. Nel corso degli anni è stata intervistata ampiamente da media locali e internazionali come ABC, BBC, CBC, CBS, In These Times, International Business Times, New York Times, New Yorker, NPR, Salon, The Nation, e Wall Street Journal e molti altri media asiatici ed europei. Akter ha ricevuto il premio Alison Des Forges per l’attivismo straordinario nel 2016.
Anna Rossomando
Parlamentare, Italia; Rossomando ha iniziato la sua attività politica nel 1977 con il Partito Comunista Italiano, ed è stata consigliere comunale a Torino dal 1998 al 2006. Con il Partito Democratico è stata membro della Camera dei Deputati dal 2008 al 2018 e attualmente è senatrice della Repubblica (dal 2018), responsabile dei temi di Giustizia e Diritti a livello nazionale
Anja Seiler
Specialista ESG, Fondazione Ethos: Seiler ha accumulato più di sei anni di esperienza nella cooperazione internazionale dove ha lavorato con diversi stakeholder sui diritti umani e la prevenzione dei conflitti. È entrata a far parte della Fondazione svizzera Ethos nel 2020 come ESG Engagement Specialist dove lavora prevalentemente su temi sociali. Partecipa a iniziative di impegno collettivo con altri investitori e conduce dialoghi su questioni di diritti umani e del lavoro con società quotate al di fuori della Svizzera. Si occupa del settore ICT, tessile, dei trasporti e dell’assistenza e si concentra anche su regioni in cui sono in corso violazioni dei diritti umani come lo XUAR e il Myanmar