Trasparenza

La trasparenza delle catene di fornitura è un fattore vitale per assicurare il rispetto dei diritti dei lavoratori. L’industria della moda ha filiere di produzione complesse, con molti attori, molti livelli e vari gradi di responsabilità. L’opacità e la mancanza di dati fruibili costituiscono una barriera per il miglioramento delle condizioni di lavoro e l’effettivo godimento dei diritti umani.Il 25 aprile del 2016 la Clean Clothes Campaign ha presentato la sua posizione sulla trasparenza alla Commissione Europea.

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Direttiva Due Diligence: gli Stati scelgono il profitto

Due Diligence di sostenibilità aziendale: gli Stati membri scelgono di anteporre i profitti delle imprese al rispetto dei diritti umani e del lavoro. L’Italia fra i paesi che hanno affossato il voto Il Consiglio dell'Unione europea ha fatto un altro…


Sulla scia di Zara: la moda aerea di altri marchi

Il Gruppo Inditex, con il suo marchio di punta Zara, spedisce in aereo enormi quantità di vestiti in tutto il mondo. Questa è la conclusione dell'indagine sulla moda aerea realizzata dal nostro partner Public Eye. Ma il gigante spagnolo del…


Due diligence di sostenibilità aziendale: l’accordo per una direttiva raggiunto a Bruxelles è utile ma non sufficiente

La Campagna Abiti Puliti accoglie con favore l’accordo politico sulla direttiva sulla due diligence (dovuta diligenza) di sostenibilità delle imprese (CSDDD) raggiunto ieri da Parlamento europeo e Consiglio dell'Unione europea.  “È una notizia…


Il Parlamento Europeo approva la Direttiva sulla Due Diligence di Sostenibilità delle Imprese

1 giugno 2023 - Oggi il Parlamento europeo ha approvato (366 voti a favore, 225 contrari, 38 astenuti) la propria posizione sulla Direttiva sulla Due Diligence di Sostenibilità delle Imprese (CSDDD). La Clean Clothes Campaign / Campagna Abiti Puliti…


I marchi del lusso nascondono deliberatamente le origini dei loro prodotti in pelle

Una nuova analisi mostra cattive pratiche di divulgazione tra marchi come Armani e Versace Una nuova analisi mostra cattive pratiche di divulgazione tra marchi come Armani e Versace Amsterdam, 3 novembre 2022 - Marchi di lusso come Armani, Versace,…


ADIDAS paghi subito le lavoratrici della Hulu Garment

I lavoratori tessili in Cambogia che hanno prodotto indumenti per Adidas, tra gli altri, sono stati privati di circa 109 milioni di dollari di salari solo nell'aprile/maggio 2021 (secondo una ricognizione dei sindacati in 114 fabbriche). In 8 di…


Anonymous people on the silk road

La Campagna Abiti Puliti sostiene il progetto di ricerca indipendente Anonymous people on the silk road: l'obiettivo dei promotori è quello di creare una serie di articoli e rapporti incentrati sullo sfruttamento dei lavoratori cinesi a Prato, in…


Due Diligence: un passo avanti, ma strada ancora lunga

La Campagna Abiti Puliti accoglie con cautela la proposta sulla due diligence aziendale sostenibile che la Commissione Europea (CE) ha pubblicato ieri dopo diversi mesi di ritardo. Sebbene crediamo che l'introduzione generale di un obbligo…


Nike paghi subito le lavoratrici Ramatex

MAIL BOMBING A NIKE E MATALAN COMPILA IL FORM CON I TUOI DATI PER MANDARE SUBITO UNA MAIL AI VERTICI DELLE DUE AZIENDE Più di 1.200 lavoratrici dell'abbigliamento in Cambogia hanno perso il loro lavoro nel luglio 2020 quando la fabbrica Violet…


Trasparenza e salari dignitosi: nuovi dati sui marchi della moda

Nuovi dati su Fashion Checker mostrano quanto la trasparenza sia fondamentale per chiedere ai marchi di impegnarsi per non lasciare nell’indigenza le proprie lavoratrici durante la pandemia Molti marchi fanno promesse e affermazioni sul rispetto dei…


WEBINAR: Il ruolo dell’Unione Europea nella prevenzione della violenza di genere

Prevenire e mitigare la violenza di genere sul posto di lavoro e lungo le catene globali di approvvigionamento tessile: cosa può fare l'Unione Europea? Legislazione e politiche per un'industria tessile più resiliente ed efficiente.  Nell'industria…


Quel giorno in cui i diritti iniziarono a fare tendenza

La direzione della fabbrica licenzia un gruppo di lavoratrici: proprio quelle che, poco tempo prima, avevano cercato di riunirsi e formare un sindacato.  I supervisori insultano le donne che lavorano in fabbrica, a voce alta e umiliandole, talvolta…